Crevalcore “conquista” il punto più a Sud del pianeta per studiare i cambiamenti climatici

La nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi”, dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) è riuscita a raggiungere il punto più a Sud mai raggiunto da una nave (latitudine 78° 44.280′ S), realizzando un record mondiale.

Il record é stato ottenuto per ragione scientifiche legate ai progetti di ricerca che la nave sta svolgendo, arrivando nella poco esplorata Baia delle Balene, dove é stata effettuata una profilatura CTD (dispositivo per la misura di alcune grandezze fisiche) e attività di pesca scientifica a ridosso del Ross Ice SHelf – RIS (la Barriera di Ross, ovvero la più grande piattaforma glaciale dell’Antartide) che in questa posizione é particolarmente basso (circa 8 metri di altezza).

La nave è attualmente impegnata nella 38° campagna in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide – PNRA, gestito dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ENEA per la pianificazione logistica e dal Consiglio nazionale delle ricerche – CNR per la programmazione scientifica.

La campagna oceanografica comprende sette diversi progetti che prevedono attività di il lancio e recupero di boe per lo studio della circolazione marina, il recupero e messa a mare di sistemi di misura (mooring) ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio di caratteristiche fisico e chimiche della colonna d’acqua, diversi carotaggi per lo studio geologico del fondale marino, attività di pesca scientifica, indagini di laboratorio biologico e chimico fisico.

L’obiettivo finale di queste ricerche è studiare l’evoluzione dei cambiamenti climatici dando una risposta scientifica a questo fenomeno che interessa l’intero pianeta.

Della spedizione dei record fanno parte due crevalcoresi: Stefano Ferriani, di ENEA e responsabile del Laboratorio di navigazione e Andrea Gallerani, del CNR, responsabile del campionamento dei sedimenti marini.

“Il continente circostante il Polo sud e il nostro paese sono legati ormai da anni – dichiara il sindaco Marco Martelli – Nel settembre 1987 Mario Zucchelli, anche lui nostro concittadino, ingegnere e scienziato, direttore del Centro Ricerche ENEA del Brasimone, assume l’incarico di capo del progetto Antartide e di responsabile dell’attuazione del Programma nazionale di ricerche in Antartide (PNRA). A lui si deve la realizzazione della stazione scientifica italiana permanente, fra le più avanzate in Antartide e che ora porta il suo nome. Siamo molto orgogliosi del contributo che la nostra città sta dando al mondo della scienza e ci auguriamo che questa partecipazione possa proseguire anche in futuro.”

Sonia Camprini
Ufficio comunicazione Comune Crevalcore

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