Caro energia, strategia comune tra Regione e parti sociali per ridurre l’impatto su imprese e lavoratori

Sarà un tavolo strategico con Regione, associazioni di impresa, professioni e organizzazioni sindacali firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima, a seguire la gestione della crisi energetica e a monitorare l’impatto dei costi sul sistema regionale delle imprese e del lavoro in Emilia-Romagna, allo scopo di individuare misure concrete per contrastare e ridurre l’impatto dei costi economici e sociali dovuti all’emergenza del caro-energia e venire incontro in modo tempestivo alle esigenze di aziende, lavoratori e professionisti, nonché per accelerare investimenti e impiego delle energie rinnovabili.

Tra i suoi compiti, definire le richieste prioritarie al Governo nazionale e le azioni da mettere in campo a livello regionale, ribadendo l’importanza primaria dell’iniziativa assunta dal Governo italiano in sede europea in materia di approvvigionamento e contenimento del prezzo del gas, contrasto alla speculazione.

Le misure regionali

Primo obiettivo è concludere l’iter del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano Energetico Regionale 2030, già approvato dalla Giunta e ora inviato all’Assemblea legislativa, ma anche accelerare  sulle Comunità energetiche (è stato istituito a inizio ottobre il tavolo dedicato che si riunirà per la prima volta  questa settimana), mentre entro fine mese sarà costituita una task force che dovrà semplificare, omogeneizzare e accelerare i procedimenti autorizzativi per impianti a fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biometano da scarti eccetera).

Allo stesso tempo si procederà alla stabilizzazione e semplificazione del quadro normativo regionale, operando una revisione in materia di fonti rinnovabili per facilitare la diffusione degli impianti. Anche in questo caso, nei prossimi giorni sarà attivato un tavolo specifico per approntare una proposta organica.

Previsto anche il coinvolgimento delle multiutilites per una governance partecipata attraverso cui realizzare investimenti per la riconversione energetica e rafforzare il rapporto col territorio e la responsabilità sociale.

Entro novembre 2022 saranno poi emanati i primi bandi regionali a sostegno alle comunità energetiche rinnovabili, della riqualificazione energetica, per l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’adeguamento sismico di edifici pubblici, nonché per Pmi e Terzo settore con analoghe finalità.
Infine, previsti l’avvio di una gara per la scelta del gestore di un Fondo energia rivolto alle imprese, con l’obiettivo di garantirne la massima capillarità in rapporto alle diverse tipologie di impresa e l’applicazione del previsto accordo con Cassa Depositi e Prestiti per il lancio di obbligazioni verdi (Basket/Green Bond).

regione.emilia-romagna.it

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