Commercio. ‘Iper’ e case a Lavino, PD Bologna contro ‘Colata’

PROGETTO CONTRO STOP A CONSUMO SUOLO, SINDACO ANZOLA LO RIDISCUTA

(DIRE) Bologna, 2 mar. –

Il Pd di Bologna boccia il progetto che prevede la realizzazione di un nuovo centro commerciale e appartamenti a Lavino, nel comune di Anzola. “Il progetto, che è stato depositato in Città Metropolitana, dopo una prima approvazione da parte del Comune di Anzola Emilia, prevede una grande struttura commerciale di 6.000 metri quadrati di superficie di vendita, la realizzazione di circa 14.000 metri quadrati di residenziale, suddivisi in edilizia residenziale sociale con 91 alloggi e di edilizia residenziale convenzionata con 92 alloggi e la realizzazione di un parco urbano di interesse intercomunale di circa sette ettari”, spiegano Michael Santi, coordinatore della segreteria del Pd Bologna, e il segretario dem di Anzola dell’Emilia, Paolo Iovino. “Un intervento che ci lascia molte perplessità perché cambia i destini della frazione di Lavino e del comune di Anzola da più punti di vista: traffico e mobilità, persone che arriveranno su quel territorio per le nuove case, ritorni limitati in merito ai servizi e alla crescita della città pubblica, perché gli oneri di urbanizzazione sono per la quasi totalità utilizzati in opere funzionali al solo ipermercato”, protestano.

“Perplessità ancora maggiori in un momento in cui l’attenzione al consumo di suolo è prioritaria, così come è prioritaria l’attenzione all’economia di vicinato e alla vivibilità di una frazione. In questi anni, prima la Regione con la legge 24 del 2017, poi la Città metropolitana con il Ptm e con l’accordo della logistica, e recentissimamente con la costituzione delle Officine di rigenerazione urbana, le nostre amministrazioni ha deciso di darsi una linea specifica sul tema della riduzione del consumo di suolo”, ricordano Santi e Iovino.

“In questo senso riteniamo che l’intervento di Lavino comprometta questa direzione perseguita con tenacia negli ultimi anni. Inoltre nell’accordo territoriale sottoscritto nel 2021 la realizzazione del polo commerciale è direttamente connesso alla realizzazione di edilizia a Lavino nel Comune di Anzola dell’Emilia che, allo stato attuale, avrebbe una durata estremamente limitata, questo vuol dire che se l’interesse pubblico dell’operazione viene totalmente schiacciato dal prevalere della struttura commerciale su questo altro intervento, è chiaro che decadono le premesse stesse della sua sottoscrizione”, sostengono gli esponenti dem.

“Il bisogno urgente di alloggi ad affitti calmierati non può far chiudere gli occhi sugli impatti che l’operazione Lavino comporterebbe. Serve, senza dubbio, un ragionamento importante sul tema degli affitti nell’area metropolitana”, è il monito di Santi e Iovino. “Il Bando Pinqua coordinato da Città Metropolitana che ha visto arrivare sul nostro territorio metropolitano 45 milioni di euro per una rigenerazione funzionale ad alloggi sociali. Questa è la direzione, consapevoli che rigenerare è una priorità di politica pubblica che spesso chiama le amministrazioni a lunghe trattative con i costruttori, ma questa è la linea prioritaria”, insistono. “Alla luce di questi elementi, non ravvisiamo questa attenzione nel progetto Lavino e per questo riteniamo non ci siano le ragioni di interesse pubblico per far proseguire il progetto. Inoltre come Pd chiediamo al sindaco di Anzola di riaprire il confronto con la cittadinanza, nonché di tenere presente la nostra posizione”, concludono.

comunicato stampa a firma congiunta Federazione PD Bologna e PD Anzola

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