La visita di Matteo Salvini a San Giovanni in Persiceto

In una piazza blindata grazie all’ausilio di un importante schieramento di forze dell’ordine, si è tenuta ieri sera, lunedì 20 gennaio, la prevista visita di Matteo Salvini nella piazza principale del Comune di San Giovanni in Persiceto. Grande era l’attesa tra i trepidanti sostenitori del leader della Lega, che hanno gremito la centralissima piazza del Popolo – circa 700 secondo Il Resto del Carlino – intervenuti anche dagli altri comuni di Terred’Acqua. Probabilmente a rimpolpare il numero dei presenti vi erano anche semplici cittadini o curiosi, attratti dall’arrivo del personaggio politico di caratura nazionale.
San Remo con la recente querelle legata alla presenza del trapper Junior Cally, movimento delle Sardine, chiusura dei porti al tempo del governo giallo-verde, droga, la tassa sull’ombra dei balconi, Bibbiano, ma anche l’accusa al PD di essere “il partito dei banchieri, dei signori e dei milionari con la puzza sotto al naso, che canta “Bella Ciao” con il rolex al polso”, sono stati tra i temi principali trattati dall’ex ministro dell’interno, che galvanizzato e osannato dalla piazza si è poi intrattenuto con i presenti per dedicarsi al rito dei selfie. Tutto questo mentre a pochi metri, nella piazza attigua, un gruppo di circa 200 Sardine (fonte Carlino) manifestava il proprio dissenso per la presenza del leader leghista, ritenuto un pericoloso fomentatore d’odio.
Salvini si è poi recato al Caffè Bergamini, locale storico di San Giovanni in Persiceto, all’interno del quale ha tenuto una breve conferenza stampa con i giornalisti presenti.

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